Il trattamento con Aliskiren nel diabete mellito di tipo 2 può essere dannoso


È stato condotto uno studio per determinare se l’utilizzo dell’inibitore diretto della renina Aliskiren ( Rasilez ) possa ridurre gli eventi cardiovascolari e renali nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e nefropatia cronica, malattia cardiovascolare o entrambe.

Nello studio, 8.561 pazienti sono stati assegnati in maniera casuale, e in doppio cieco, ad Aliskiren ( 300 mg al giorno ) o placebo come trattamento aggiuntivo a un inibitore dell’enzima che converte l’angiotensina ( ACE-inibitore ) o un bloccante del recettore dell’angiotensina ( sartano ).

L’end point primario era un esito composito di tempo al decesso cardiovascolare o una prima presentazione di arresto cardiaco con rianimazione; infarto del miocardio non-fatale; ictus non-fatale; ricovero in ospedale non-pianificato per scompenso cardiaco; nefropatia in stadio terminale, decesso attribuibile a insufficienza renale o necessità di terapia di sostituzione renale senza dialisi o trapianto disponibile o iniziata; o raddoppio del livello sierico basale di creatinina.

Lo studio è stato interrotto prematuramente dopo la seconda analisi di efficacia ad interim.

Dopo un follow-up mediano di 32.9 mesi, l’end point primario si è manifestato in 783 pazienti ( 18.3% ) assegnati ad Aliskiren rispetto a 732 ( 17.1% ) assegnati a placebo ( hazard ratio, 1.08; P=0.12 ).

Effetti simili sono stati osservati sugli end point renali secondari.

I valori di pressione sistolica e diastolica sono risultati più bassi con Aliskiren ( differenze tra i gruppi, 1.3 e 0.6 mmHg, rispettivamente ) e la riduzione media nel rapporto albumina-creatinina urinarie è risultata maggiore ( differenza tra i gruppi, 14 punti percentuali ).

La proporzione di pazienti con iperpotassiemia ( livello sierico di potassio maggiore o uguale a 6 mmol per litro ) è risultata significativamente più alta nel gruppo Aliskiren che nel gruppo placebo ( 11.2% vs 7.2% ), così come la proporzione della ipotensione riportata ( 12.1% vs 8.3% ) ( P inferiore a 0.001 per entrambi i confronti ).

In conclusione, l’aggiunta di Aliskiren alla terapia standard con blocco del sistema renina-angiotensina nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 ad alto rischio di eventi cardiovascolari e renali non è supportata dai risultati di questo studio e potrebbe anche risultare dannosa. ( Xagena2012 )

Parving HH et al, N Engl J Med 2012; 367: 2204-2213


Endo2012 Nefro2012 Cardio2012 Farma2012


Indietro

Altri articoli

Il diabete mellito ( DM ) contribuisce in modo significativo alla sindrome metabolica e agli eventi cardiovascolari e può essere...


Semaglutide orale una volta al giorno è un efficace trattamento del diabete di tipo 2. L'obiettivo dello studio è stato...


A. La modifica dello stile di vita ( terapia medica nutrizionale [ dieta ], attività fisica, astensione dal fumo ) rappresenta...


La presa in carico della persona con diabete mellito di tipo 2 comporta non soltanto la prescrizione della terapia farmacologica...


Benefici cardiovascolari degli inibitori di SGLT2 e agonisti recettoriali di GLP1 Diversi studi clinici randomizzati hanno dimostrato per gli inibitori di...


Lineeguida: ESC/EASD 2019 Le più recenti linee guida delle società europee ESC/EASD ( European Society of Cardiology / European Association for the...


Orforglipron, un agonista orale del recettore del peptide-1 glucagone-like ( GLP-1 ) non-peptidico, è in fase di sviluppo per il...


L'Insulina Icodec settimanale potrebbe fornire un'alternativa di dosaggio più semplice all'Insulina basale giornaliera nelle persone con diabete mellito di tipo...


Il rischio di diabete di tipo 2 tra le donne con intolleranza al glucosio durante la gravidanza che non soddisfa...


L'Insulina Icodec ( Icodec ) è un'Insulina basale settimanale attualmente in fase di sviluppo. ONWARDS 2 ha valutato l'efficacia e...